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LE BASI

CHI E’ IL TUO BRAND?

Lo scopo di queste domande è indagare sulla salute generale del brand, i punti di forza e i punti deboli.

Rispondere a queste domande costringerà il team ad avere una visione condivisa, concordare sulle ASSOCIAZIONI chiave del brand, definire gli obiettivi e il suo ruolo nel mondo.

  • Quali sono i nostri obiettivi macro di brand che guidano tutti i nostri sforzi?
  • Qual’è la nostra Visione?
  • Come possiamo descrivere il nostro brand in meno di 10 parole?
  • Se il nostro Brand non esistesse, cosa mancherebbe al mondo?
  • Quali sono i Valori fondamentali del nostro brand?
  • Cosa rappresenta il nostro brand?
  • Ci sono idee sbagliate sul nostro marchio?
  • Qual’è la PERCEZIONE topline del nostro marchio nel mercato? Quale vogliamo che sia?
  • Quali sono i punti di forza del nostro brand? Quali sono i nostri punti deboli?
  • Dove vogliamo che arrivi il nostro marchio tra 10 anni?
  • Quali sono state le attività di marketing cha hanno avuto maggior successo? Quali quelle che ne hanno avuto meno?

MERCATO

E’ molto importante comprendere l’attività del brand in relazione alla sua categoria e ai suoi competitor, perchè aiuta a determinare come un’azienda può differenziarsi.

  • Con CHI e con COSA competiamo?
  • Cosa ci differenzia nel mercato, sia a livello di Modello di Business che di PERCEZIONI del brand?
  • Quali sono le maggiori sfide aziendali nel nostro contesto competitivo?
  • Qual’è la nostra più grande Opportunità per diventare competitivi nel nostro mercato? L’ abbiamo già massimizzata?
  • Come è cambiata la concorrenza negli ultimi anni? E’ una buona cosa?
  • Siamo invidiosi di qualcuno?
  • Cosa offriamo che nessun altro fa? Cosa offriamo che ci rende diversi?
  • Quali sono i brand che ci piacciono?

CONSUMATORE

Conoscere gli utenti e renderli felici, non è un compito solo del marketing, ma di tutti i reparti. Sapere chi è il cliente tipo, cosa fa e perchè, cosa lo motiva e cosa apprezza, può dare molti spunti per innovare e trovare nuove soluzioni.

  • Come descriviamo il nostro cliente tipo? E come cambia in base ai diversi prodotti, categorie di prodotti che abbiamo?
  • Quale target vorremmo attrarre che oggi non stiamo o non riusciamo a coinvolgere? Qual’è l’Aspirational Target e quale il Sales Target? (Aspirational Target = è il segmento che si decide di ritrarre nella comunicazione perchè è il più aspirazionale in quella categoria di prodotto / Sales Target = sono tutti quei segmenti che vengono influenzati dall’Aspirational target)
  • Abbiamo problemi a coinvolgere nuovi segmenti di clienti? Se si, quali sono le frizioni principali?
  • Quali sono i segmenti più preziosi?
  • Cosa apprezza il nostro pubblico? A quale “Comunità” (sottocultura) fanno parte i nostri clienti?
  • Come ci conoscono, attraverso quali canali, i nostri potenziali clienti?
  • Quali sono state alcune delle nostre recenti iniziative di maggior successo che hanno allargato il bacino di utenza?

CULTURA

Per un’azienda avere una forte e ben definita cultura interna è fondamentale per rimanere a lungo rilevanti.

  • Come descriviamo il nostro brand in 3 parole?
  • Quali sono i punti di forza della nostra cultura interna? Quali i punti deboli?
  • Che tipo di leadership ha successo nella nostra azienda?
  • Quanto siamo propensi al rischio?
  • Cosa ci ispira?
  • A quale “Comunità” apparteniamo? Stiamo prendendo Valore o dando Valore a questa “Comunità”?
  • Di quale conversazione culturale vogliamo far parte? Come aggiungiamo Valore a questa cultura?
  • Quali sono le cosa più stimolanti che accadono nella cultura in questo momento? Chi guida queste cose?
  • Chi sono i personaggi di spicco?
  • Per cosa è disposto a pagare il consumatore moderno? Cosa cercano dai brand che acquistano?
  • Qual’è la lezione più importante che abbiamo imparato finora sulla nostra attività?
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Taglio e cucito: i progetti moda su cartamodello

3 STRATEGIE PRINCIPALI

Potere al Contenuto

La newsletter NON è uno STRILLONE, non e’ il momento in cui possiamo sparare nella folla le nostre IMPERDIBILI OFFERTE!!!!
Una news letter  un’importantissima occasione per stabilire un contatto, una conoscenza un NICE TO MEET YOU con chi sta dall’altra parte dello schermo.
Gli STRILLONI DI UN TEMPO non funzionano piu’, (forse non hanno mai funzionato). Un contatto e’ un contatto.. punto. Da quel momento in poi se nella vostra strategia siete stati in grado di catturare un NECESSITA’ dell’utente …. buoo, il messaggio ha compiuto il suo dovere.

In caso contratrio E’ ASSOLTAMENTE INUTILE CONTINUARE A BOMBARDARE IL VOSTRO PUBBLICO CON MESSAGGIO E CONTINUE COMUNICAZIONI , l’unica cosa che otterrete e’ un unsubscribe da perte del vostro contatto. Non sparare a zero… non inviare tanto per. Alla fine la vostra mailing list contact si esaurira’….

Copy per coinvolgere..

Lo scopo principale è quello di accompagnare gli utenti verso una conversione reale, per questo devi  scrivere in ottica di  copywriting un messaggio 
persuasivo in grado di scatenare un’attenzione e quantomeno incuriosire l’utente. Ovviamente la maggior parte delle aziende quest’operazione la commissiona ad un COPY professionista che opera soprattutto in ottica seo. Scrivere e scrivere in copy sono due mondi totalemete diversi

L’oggetto!

E’ il  primo obiettivo, Quello che crea un’attrazione e suscita  attenzione ed infine induca l’utente ad approfondire il discorso.

NON FINIRE IN SPAM

1) IL MAIUSCOLO È UNA COSA NON DIGERITA DAI SERVER SPAM
2) ALT-TEXT DELLE FOTO. Sia il contenuto grafico interpretato da un Tool OCR che il name del file contribuiscono ai server a selezionare cio’ che viene ritenuto spam da un messaggio informativo
3) Evita i link all’interno del testo, Utilizza un unico link di conversione da tool fornito dal software di invio mailing
4) Una news al mese. Unmaggior numero di invii porta i WALL ANTISPAMa chiuderti immediatamente in BLACK list

per ora puo’ bastare…
PIU? INFO CONATTACI…o studia per conto tuo……

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Social is a Funnel

non scambiare il social per un mezzo di vendita.
Qualsiasi social e' solo ed unicamente un Funnel (imbuto)

Per molti clienti la ricerca e la scoperta avviene da più canali contemporaneamente.
Il 69% del pubblico che effettua un acquisto in shop on line cerca recensioni.

I social media tracciano percorsi d’acquisto online rendendo fondamentale adottare una strategia full-funnel che promuova la brand awareness e la domanda su più canali contemporaneamente.

Riconoscere un problema o una necessità comporta una ricerca di ulteriori informazioni. A seconda del problema, la ricerca di informazioni può assumere diverse forme, tra le quali:

  1. Leggere recensioni online
  2. Chiedere consigli agli amici
  3. Cercare offerte
  4. Visitare negozi
  5. Fare una ricerca delle opzioni su Google

Le strategie utilizzate per raccogliere informazioni tendono a variare a seconda dell’entità dell’acquisto.

Decidere che avete fame, per esempio, potrebbe portare a una rapida ricerca dei ristoranti nella vostra zona.

Scegliere a chi commissionare la realizzazione di una nuova piscina per la vostra casa potrebbe comportare fare chiamate, leggere recensioni online, visitare showroom e incontrare di persona potenziali venditori.

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DUMPER ADS

I Bumper Ad sono mini video pubblicitari realizzati per
YouTube, con l’obiettivo di:
• catturare l’attenzione del target in pochi secondi;
• incrementare la notorietà del brand e la sua copertura.

Caratteristiche durano massimo 6 secondi
non sono ignorabili utilizzano come tipo
di offerta il CPM* sono compatibili
con diversi dispositivi sono versatili
(il formato Bumper YouTube risulta adattabile
sia per uno spot teaser, che per una campagna
pubblicitaria in serie)
*COSTO PER MILLE VISUALIZZAZIONI/IMPRESSIONI

Come è possibile osservare dai casi, questo tipo di annuncio consente al brand di trasmettere
il messaggio in maniera diretta ed efficace. Uno studio di Google dimostra infatti che i bumper ad conducono a risultati davvero significativi.

VAI A PAGINA

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Taglio e cucito: i progetti moda su cartamodello

Sia il sarto che lo stilista sono attività tutt’altro che semplici, dove precisione, manualità e creatività sono indispensabili: per seguire queste strade sarà quindi necessario studiare e fare tanta pratica per ottenere dei buoni risultati.

Il punto di partenza per un progetto moda è il cartamodello: si tratta di rappresentazioni su carta dei ritagli di tessuto che compongono un abito, che vengono eseguite su materiale cartaceo per avere una sorta di guida durante il taglio della stoffa.

Disegnare un cartamodello richiede studio ed impegno, ed esistono dei corsi per imparare a farlo, che illustreranno le varie metodologie di realizzazione, con la possibilità di scegliere la via che meglio si adatta ad ogni persona.

Le principali tecniche per disegnare i cartamodelli sono 3: metodo geometrico, metodo pratico e metodo per taglia.

Il metodo geometrico e quello più naturale: la costruzione avviene partendo dalle misure reali della persona, riportandole poi su carta ed adattandole in scala; questo sistema solitamente concede pochi margini d’errore, anche si i calcoli da eseguire per le proporzioni non sono semplicissimi. La prova fisica sarà fondamentale per apportare modifiche e variazioni.

Il metodo pratico parte anch’esso dalle misure reali della persona, ma prevede il successivo utilizzo di squadre speciali, dette rapportatrici, progettate con le misure frazionate, che riescono quindi ad evitare il complicato passaggio dei calcoli matematici; l’utilizzo di queste particolari squadre non e facile, ma una volta imparato consentirà un notevole risparmio di tempo.

Il metodo per taglia prevede la possibilità di disegnare il cartamodello partendo da taglie standard: le riviste settoriali e la rete sono le fonti da cui attingere, ed il vantaggio risiede nella facilita di rappresentazione, mentre lo svantaggio è rintracciabile nella poca precisione, visto che una taglia standard non corrisponderà mai perfettamente alla persona che dovrà indossare il vestito, con la necessità quindi di apportare successivamente delle modifiche.

Esiste poi anche tecniche, come ad esempio il metodo moulage: anche detto draping o drappeggio, prevede l’utilizzo di un manichino sul quale il tessuto verrà scolpito utilizzando il tessuto, gli spilli e le forbici; il moulage richiede una grandissima abilita manuale ed e utilizzato soprattutto in Francia e negli USA.

Il cartamodello ricopre una grande importanza per qualsiasi progetto moda, perché rappresenta la base da cui iniziare per confezionare un abito, ed e quindi fondamentale per eseguire un lavoro perfetto: e una sorta di scienza, dove proporzioni, volumi e matematica andranno rispettati pedissequamente.

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Marketing tradizionale: perché sta tornando in auge?

Scegliere il modo migliore per pubblicizzare un’azienda non è un compito semplice, perché richiede uno studio approfondito del mercato e del pubblico di riferimento, implicando quindi una grande pianificazione.

Creare una strategia di marketing efficace è ancora più difficile per le piccole e medie imprese, che tendenzialmente dispongono di un budget limitato e di un team composto da poche persone.

Con l’avvento di Internet, il marketing digitale ha preso sempre più piede, portando la comunicazione e la pubblicità all’interno della rete: siti web, blog, social network, smartphone, PC, notebook e tablet sono i protagonisti assoluti della nuova era digitale, grazie ai quali è possibile raggiungere potenziali clienti in tempo reale, al fine di vendere prodotti e servizi, con budget inferiori al marketing tradizionale.

I vantaggi offerti dal marketing digitale comprendono la possibilità di una maggiore segmentazione del mercato grazie alla campagne online, che permettono la creazione di messaggi diversi in base al target di riferimento, andando oltre le voci standard quali fascia d’età, città e classe sociale, suddividendo quindi all’estremo il mercato: abitudini di consumo, gusti e luoghi frequentati; una campagna di marketing online è poi misurabile costantemente attraverso il monitoraggio dei dati, ed è anche facilmente regolabile e modificabile in base ai risultati che si stanno ottenendo.

Inoltre con la rete non ci sono barriere, ed un qualsiasi brand ha la potenzialità di esser conosciuto in tutto il mondo, con una velocità di diffusione molto elevata ed una possibilità di diventare virale.

In un quadro del genere, il marketing tradizionale, che si affida a canali come televisione, radio, giornali e prodotti stampati (poster, volantini, brochure) non solo mantiene una grande importanza all’interno del mondo pubblicitario, ma ultimamente è tornato ad essere centrale nelle strategie comunicative delle aziende.

Questo tipo di marketing è ancora quello più conosciuto dalle persone, che lo associano all’idea di pubblicità in generale: anni di spot televisivi e radiofonici sono entrati nell’immaginario collettivo, con alcune trovate che hanno fatto storia e vengono ancora ricordate, con battute divenute negli anni veri e propri tormentoni (come dimenticare la pubblicità della Sip con la sigaretta, oppure i vecchi Caroselli?).

Le tecniche di marketing tradizionali continuano a mostrare risultati efficaci per le aziende che le utilizzano, ed i vantaggi includono una grandissima visibilità del prodotto, visto che la portata dei media più classici come la TV è molto ampia ed è possibile raggiungere molte persone, che avranno modo di vedere e conoscere un determinato marchio, ampliando la consapevolezza dello stesso (basti pensare alle pubblicità in prima serata, oppure all’interno di un evento sportivo).

Oltretutto, con i media tradizionali si può raggiungere un pubblico più anziano, che non ha dimestichezza con la tecnologia e tende a non fidarsi di Internet: in questo senso, il marketing tradizionale viene percepito come più affidabile, perché la comunicazione stampata ha più credito di quella online; il materiale cartaceo ha poi una durata maggiore  (un volantino può restare in casa o in ufficio per diversi giorni, una rivista può rimanere nelle sale d’attesa per mesi), permettendo al messaggio pubblicitario di raggiungere più persone per un periodo di tempo piuttosto lungo.

Per elaborare una strategia comunicativa che si riveli vincente, la strada migliore dovrebbe prevedere elementi sia di marketing digitale che tradizionale, al fine di comporre un’offerta che risulti il più possibile completa e variegata.

Entrambe le tipologie dovrebbero quindi integrarsi a vicenda, completando l’una le mancanze dell’altra, per centrare insieme il comune obiettivo di pubblicizzare al massimo un brand o un’azienda.